Un Giro con Benjamin Thomas

Il Giro d’Italia è passato dal lago di Garda fra la tappa 14 e la 15: l’arrivo della cronometro a Desenzano e la partenza della frazione più dura da Manerba. Pochi lo sanno, io nemmeno fino a qualche giorno fa, ma il vero padrone di casa di questo fine settimana in riva al Benaco è stato Benjamin Thomas. Ma come, se è francese e corre per una squadra transalpina, la Cofidis?

Già che c’ero, poco prima del via da Manerba, l’ho chiesto direttamente a lui. Scusa Benjamin, posso farti un’intervista al volo?, gli domando. Una transenna ci separa, lui ha appena finito il caffè raccogliendo fino all’ultimo granello di zucchero, scambia due chiacchiere in italiano con alcune persone e sta per sedersi sul marciapiede, all’ombra sotto un gazebo in attesa di salire in sella. Io spunto fra i tifosi, ho il pass stampa al collo, ma Thomas potrebbe tranquillamente mandarmi a quel paese. Invece.

Un’intervista adesso?, si stupisce. Sorride. Io ricambio e ci provo: Mi sembra di aver capito che abiti da queste parti… Sono sette anni che vivo qui, prima a Desenzano e negli ultimi tre anni a Calvagese della Riviera con la mia fidanzata Martina Alzini. Ah, ecco svelato il mistero. Anche lei ciclista della Cofidis, ma bergamasca, quindi perché il Garda? Mi piace il lago, allenarmi su queste strade, ma purtroppo non sulla pista di Montichiari che è riservata alle Nazionali azzurre. Perciò, quando devo prepararmi alle gare nei velodromi, torno a Parigi.

Grazie Benjamin, dai che ti faccio anche una foto

Benjamin è un grandissimo pistard: 5 titoli mondiali e una medaglia di bronzo olimpica guadagnata a Tokyo 2021 nell’Americana (in coppia con Donavan Grondin), quella specialità, anche chiamata Madison, che si corre in coppia, un paio di giri a testa, dandosi il cambio con un’energica stretta di mano che equivale a una spinta. Tant’è che il vero obiettivo di Thomas sono i Giochi a cinque cerchi di casa. Intanto però… Ho già avuto il mio momento di gloria con il successo di alcuni giorni fa e oggi mi godo il passaggio vicino a casa.

Thomas, 28 anni, ha infatti firmato la quinta tappa della Corsa rosa, la Genova – Lucca, animando una fuga poi finalizzata con un’azione solitaria: è la decima vittoria da professionista nel corso del suo secondo Giro (nel 2020 non lo concluse), la più importante su strada. Ma negli ultimi giorni non ho buone sensazioni, sto prendendo gli antibiotici, aspetto il giorno di riposo a Livigno per recuperare le energie e poi farò il punto della situazione.

Il giorno di riposo è passato, Benjamin è scattato stamattina per la sedicesima tappa, ma si è fermato poco dopo: ritirato anche stavolta. Sarà il maltempo, con pioggia e freddo che hanno accorciato la tappa, sarà il protrarsi di quel malanno, sarà che in testa ha le Olimpiadi di Parigi da disputare nel velodromo di casa: peccato, il Giro perde un grande ciclista e io un atleta da tifare.

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